“a quitter never wins a winner never quits“
Alex Castelli è un artista poliedrico, cantante, chitarrista e compositore originario della provincia di Bergamo. La sua carriera musicale è il frutto di un viaggio lungo e ricco di esperienze, che lo ha portato a esplorare generi e influenze diverse, costruendo un percorso unico e personale.
Le influenze e le ispirazioni
La musica di Alex trae ispirazione da un ampio ventaglio di artisti e generi. Tra i suoi punti di riferimento ci sono le atmosfere intense degli Afterhours, la tecnica raffinata della Premiata Forneria Marconi (PFM), le suggestioni poetiche dei CSI e l’eclettismo di cantautori come Daniele Silvestri, Niccolò Fabi e Max Gazzé. A questo si aggiungono l’indie/pop dei Blur e l’energia cruda dei Nirvana, che completano un panorama sonoro variegato e affascinante.
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Gli inizi e il live
L’avventura artistica di Alex inizia alla fine degli anni ’90, quando comincia a esibirsi nei locali tra Bergamo e Milano. Con oltre vent’anni di esperienza live, Alex ha collaborato con diverse band, ricoprendo spesso il ruolo di leader come cantante, chitarrista solista e, soprattutto, anima del gruppo.
Tra le esperienze più significative spicca la sua partecipazione al “Manzella Quartet”, una band che ha ottenuto grande visibilità grazie alla finale di Italia’s Got Talent e alla collaborazione con importanti enti e aziende. Tra queste, Legambiente Italia, che nel 2018 ha premiato il gruppo per la creatività nel diffondere tematiche ecologiche, e FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali). Inoltre, il “Manzella Quartet” ha partecipato a eventi organizzati da marchi prestigiosi come Ikea, Lagostina, Santini SMS, e Pomellato.
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Le produzioni discografiche
Il percorso solista di Alex Castelli si è consolidato con diverse pubblicazioni. Il 21 giugno 2019 è uscito il singolo C’è di mezzo il mare, un brano che testimonia la sua maturità artistica. Successivamente, il 20 gennaio 2020, ha pubblicato l’album di inediti Caduti liberi, prodotto da ACR Music.
Tra i suoi progetti più recenti spicca l’EP Donna, una raccolta di brani scritti in collaborazione con Stefania Luna Alberti, ispirati a storie di violenza raccontate nell’ambito dell’associazione “Casa delle Donne”. L’EP affronta tematiche femminili con grande sensibilità e include anche una reinterpretazione di Maledette malelingue di Ivan Graziani, omaggio a uno degli artisti più rappresentativi della musica italiana.
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Un artista a tutto tondo
Con un bagaglio di esperienze live, produzioni discografiche e un forte impegno sociale, Alex Castelli rappresenta un esempio di come la musica possa essere un mezzo per esplorare emozioni, raccontare storie e promuovere messaggi importanti.
✍️ INTERVISTA
Cosa ti ha spinto a fare la cantante?
Sembrerà strano, ma ciò che mi ha spinto a iniziare a cantare è stata l’esasperazione verso le insopportabili modalità di tutti i cantanti che ho incrociato nel mio percorso musicale. A un certo punto ho deciso che nelle mie band avrei cantato io per ottimizzare il numero di membri e limitare al massimo i partecipanti a ogni mio progetto. È bellissimo suonare in una band, ma quando trovi persone che non collaborano saltando prove creando attriti durante i concerti, che si atteggiano a superstar che non saranno mai, che non hanno voglia di lavorare, che criticano in modo sterile, eccetera eccetera tutto diventa impossibile. Da qui la mia decisione di iniziare a studiare canto e successivamente scrivere i miei pezzi.
I tuoi hobby/interessi al di là della musica?
Adoro correre, adoro la boxe che pratico da principiante assoluto, adoro le auto, adoro i cani, e gli animali in generale, sono vegetariano, adoro la mia Lambretta, adoro leggere, viaggiare, adoro i weekend, il sole, il mare, la collina, le belle giornate, ma anche la pioggia, il lago, il campeggio, la nebbia che avvolge la mia pianura, i cieli stellati che sono in montagna si possono vedere. Mi piace il lavoro, mi piace il marketing, mi piacciono le sfide.
Quali sono i lati positivi nell’essere una cantante?
Che tutta la struttura delle canzoni gira attorno a te.
E quelli negativi?
Non ce ne sono.
Come ti concentri prima di cantare?
Riscaldo le corde vocali con degli esercizi, poi chiudo gli occhi e penso alle canzoni, penso a quello che dovrò dire, cerco però di rilassarmi senza stressarmi troppo, salire sul palco deve essere qualcosa di emozionante, quindi anche le paure voglio sentirle al 100%.
Come ti concentri per scrivere un brano?
Non mi concentro, le canzoni vengono da sole. Solitamente un giro di chitarra che mi gira la testa da tempo viene associato a un testo che ho scritto solitamente in pochi minuti.successivamente il testo viene rivisitato e se necessario modificato in alcune parti.ma di solito mi piace buona la prima.
A chi ti sei ispirata ?
Non mi ispiro nessuno, ogni canzone viene grazie a tutto il background di canzoni che da sempre ascolto e suono di artisti di ogni genere.
Ci sono tanti ragazzi e ragazze che sognano di diventare cantanti. Che consigli daresti?
Di solito dicono che è meglio non dare consigli a nessuno. Soprattutto perché, come cantante o compositore, non ritengo di essere la persona giusta per dare consigli.
Chi ti ha supportato o ostacolato nel tuo percorso?
Chi mi ha ostacolato, ovvero i cantanti che ho incontrato nel mio percorso, in realtà mi hanno stimolato a crescere. Quindi ringrazio tutti i cantanti che mi hanno creato problemi per avermi spinto ad arrangiarmi.
Cosa non dovrebbe mai fare una giovane Artista?
Un giovane artista può fare tutto quello che vuole, basta che sia funzionale proprio progetto artistico.
Perché il pubblico dovrebbe ascoltarti?
Perché per alcuni, quello che scrivo può essere qualcosa in cui si rispecchia. Scrivo di fatti che mi sono accaduti e persone che ho incontrato. Immagino di non essere l’unico che ha incontrato certe persone o che ha vissuto certe situazioni.
Come miglioreresti la scena Musicale ?
La scena musicale è già a posto così. È la gente che dovrebbe imparare a ricercare quello che le piace e non affidarsi a tutto ciò che viene propinato dai media. Ascoltare in modo passivo le canzoni è diventato lo standard. La musica ormai è diventata un sottofondo nei bar. Spesso la musica dal vivo dà fastidio a chi sta in un locale. Il problema è la mancanza di attenzione che le persone hanno verso la musica. Non è nemmeno una questione di cultura perché la gente oggi studia di più, è un problema di educazione all’ascolto attento. Negli anni 70 c’era meno culture sicuramente, ma il livello di composizione era molto più alto rispetto agli anni successivi. Non per questo però la gente non comprava i dischi, anzi si vendevano milioni di dischi.
Parlaci del tuo ultimo progetto
Il mio prossimo singolo si intitola tremenda, è una canzone d’amore che parla di cose semplici che fanno parte della vita quotidiana di ogni coppia.è la storia di un uomo che vede la sua compagna come irraggiungibile, sentendosi spesso disagio e non all’altezza. Ma l’amore è talmente grande che annulla qualsiasi tipo di Distanza tra le persone.
Saluta i tuoi Sostenitori.
Ciao a tutte e tutti, spero che la mia musica vi piaccia e che me lo facciate sapere.
Ma parlo anche a chi non piacciono le mie canzoni, fatemelo sapere!
UFFICIALMENTE UNA CREATORE DI AE
Ascolta su
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🔥ovviamente merita
QUOTO ^^