IF YOU STAY IN GOD’S GRACE YOU’LL NEVER LIVE A LIE, TRUST CHRIST AND YOU’LL TOUCH THE SKY…

Pietro Frigerio, in arte Juvenile Back To Life (JBL), nasce a Como il 19 gennaio 2000. La musica entra presto nella sua vita grazie alla famiglia, che lo introduce ai grandi classici degli anni ’60, ’70 e ’80. Da bambino inizia a suonare il basso elettrico con l’aiuto del suo maestro delle elementari, partecipando a saggi e collaborando con altri musicisti, per poi passare alla chitarra elettrica, avvicinandosi così al rock e al metal grazie al fratello.
La sua adolescenza non è semplice: vive traumi familiari e un periodo difficile a scuola, trovando conforto solo nell’amicizia con ragazzi stranieri che, come lui, conoscono il disagio e la lotta quotidiana. È in quegli anni che nasce la sua passione per l’hip hop e, parallelamente, un percorso spirituale che lo porta a sviluppare un legame personale con Dio. A 16 anni inizia a produrre beat con FL Studio e sceglie il suo primo nome d’arte, Trinità, ispirato dalla sua fede cattolica.
PROFILO SPOTIFY
Dopo la maturità tenta l’università, ma capisce subito che non è la sua strada e cade in un periodo di depressione, trovando rifugio solo nella musica. A 19 anni decide di cambiare vita e si trasferisce in Germania, a Weimar, per lavorare come cameriere. Lì riesce a rialzarsi e continua a produrre musica, ma nuove esperienze difficili lo segnano profondamente: ambienti ostili, violenza e situazioni legate alla droga lo portano più volte in ospedale. Costretto a tornare in Italia, affronta il periodo più duro della sua vita, caratterizzato da ansia e dolori fisici e mentali che non aveva mai conosciuto.
Nonostante tutto, la musica resta il suo punto fermo. Pubblica i primi lavori su YouTube con il nome Trinità e intraprende un cammino spirituale più consapevole, diventando cattolico praticante. Con il tempo, grazie alla famiglia, agli amici e alle cure mediche, ritrova equilibrio e forza interiore.
BRANI SU SPOTIFY
Nasce così Juvenile Back To Life: un nome che unisce la gioventù alla rinascita, ispirato sia alle casse JBL sia alla resurrezione di Cristo. Un’identità artistica che rappresenta la sua rinascita dopo anni di sofferenza e lotta interiore. Nella sua musica porta il peso delle esperienze vissute, mettendo in risalto il dualismo tra bene e male, Dio e il diavolo, la forza e la fragilità dell’uomo. Ogni pezzo è una testimonianza della sua storia e del suo cammino di crescita personale e spirituale.
CANALE YOUTUBE
Il suo primo brano, “Juvenile Back To Life”, è anche la sua dichiarazione artistica: un pezzo trap dalle sonorità dure e gangster, in cui racconta il proprio vissuto senza filtri. Il testo è una vera e propria presentazione: il conflitto interiore tra luce e oscurità, tra fede in Dio e tentazioni del diavolo, che si manifestano nei soldi, nella fama e nel successo a caro prezzo.
Con un approccio diretto e aggressivo, il brano trasmette tutta la rabbia e la determinazione maturate negli anni più difficili, rendendo evidente il cuore della sua musica: la lotta interiore che ogni uomo affronta e la ricerca costante della propria verità.
L’ultimo lavoro pubblicato da JBL, uscito solo tre giorni fa, è “You Ain’t”, ulteriore tappa del suo percorso artistico in continua evoluzione.
✍️ INTERVISTA
Cosa ti ha spinto a fare il cantante?
La rabbia mi ha spinto a cantare e il desiderio di esprimere in una maniera del tutto personale il mio vissuto, con uno stile che sto ancora cercando di perfezionare.
I tuoi hobby/interessi al di là della musica ?
Mi piace correre e allenarmi e fare attività di volontariato. Soprattutto aiuto i ragazzi della mia zona che vivono contesti di povertà e disagio. Aiuto loro a fare i compiti e a studiare e cerco di essere un riferimento per loro.
Quali sono i lati positivi nell’essere cantante?
Non mi considero un cantante ma solo qualcuno a cui piace cantare e fare musica, quindi non saprei elencare aspetti positivi.
E quelli negativi?
E neanche negativi.
Come ti concentri prima di cantare?
Penso intensamente a ciò che dico e al momento in cui ho creato quella rima/verso e ancora alla situazione vissuta che mi ha portato a scrivere quella rima. In poche parole, le immagini che ho nella testa, che si basano sul mio vissuto, le trasformo in rima e quando canto o prima di cantare penso intensamente a quelle immagini.
Come miglioreresti la scena Musicale ?
Non saprei come migliorarla anche perchè ascolto roba vecchia e molte volte non hip hop.
Perché il pubblico dovrebbe ascoltarti ?
Se al pubblico piace ciò che faccio e reputa il mio lavoro valido, questa mi sembra una motivazione. Spero inoltre che il pubblico possa rispecchiarsi in ciò che dico: la costante lotta interiore che noi tutti viviamo tra bene e male, gelosia e rispetto, invidia verso qualcuno e il bene che si vuole a qualcuno ecc… Cerco di coinvolgere quelle persone che come me hanno vissuto traumi e disagi ma la fede li ha fatti tornare in vita e adesso sanno distinguere meglio la strada che porta al bene, spesso ostile e faticosa, e quella che porta al male, che è invece facile da prendere ma una volta presa è difficile trovarne la via d’uscita.
Come ti concentri per scrivere un brano?
Mi metto le cuffie, trovo un beat che mi ispira e, una volta trovato, la stesura del testo è molto automatica. Il beat deve richiamare alla mia mente qualcosa che ho vissuto.
A chi ti sei ispirato ?
Non mi sono ispirato a nessuno in particolare, cerco di essere me stesso e basta. Credo che sia la cosa che più conti.
Parlaci del tuo ultimo progetto
Ho tanti progetti che, se Dio vuole, realizzerò e molti sono pronti. Preferisco parlarne però una volta pubblicati.
Ci sono tanti ragazzi e ragazze che sognano di diventare cantanti. Che consigli daresti?
Anche se non mi considero un cantante, come detto prima, il consiglio che do è di essere se stessi e di credere veramente in ciò che si fa trovando un proprio stile che possa essere subito riconoscibile per distinguersi dagli altri.
Chi ti ha supportato o ostacolato nel tuo percorso ?
La fede mi ha spinto a portare avanti questo progetto, è stato il mio più grande supporto. L’unico ostacolo invece che incontri sei tu. Se riesci a superare te stesso, allora potrai realizzare tutto ciò che vuoi.
Cosa non dovrebbe mai fare un giovane Artista ?
Un giovane artista non dovrebbe mai sognare troppo e non dovrebbe vendersi da subito ma neanche in futuro. Bisogna essere solo veri (REAL). E’ l’unica cosa che davvero conta nella vita.
Saluta i tuoi Sostenitori.
Saluto tutti i miei sostenitori dal profondo del mio cuore. Inoltre, spero vivamente che il mio lavoro possa in qualche modo farvi riflettere e possiate rispecchiarvi in esso. Soprattutto, spero che ciò che dico possa rimanere nel vostro cuore. Un abbraccio a tutti! JBL, God Bless Y’All.
Con il suo stile unico, che fonde esperienze personali, spiritualità e una continua ricerca artistica, Juvenile Back To Life porta avanti un progetto che vuole essere specchio della sua rinascita e della lotta interiore che ogni uomo vive.
Il suo cammino è appena iniziato, ma già trasmette un messaggio di forza, fede e autenticità.



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